Come stanno vivendo la quarantena le nostre alunne e i nostri alunni? Facciamoli raccontare.

L’Istituto “B. Gigli” lancia l’hahstag #cosamimettedibuonumore ed invita le alunne e gli alunni a raccontare con parole, immagini e disegni i loro momenti piacevoli. Aderiamo a questa iniziativa che consente di sentirsi meno soli, di sapere cosa fanno gli altri, di compiere autoanalisi, di lasciare traccia per sé e per gli altri di questo momento particolare e, non ultimo, di accrescere e diffondere buonumore).

Comincia una ragazza della scuola secondaria.

I FLASH MOB

“Durante questi giorni di quarantena, le cose che mi rendono felice non sono tante, anzi…

Le uniche cose che mi hanno resa felice, comunque, sono stati i flash mob.

Chiusi dentro casa, non vedere nessuno, non uscire, non poter avere dialoghi con nessuno ti fa perdere il contatto con la realtà e con il mondo esterno. Sembra di vivere dentro un film, una cosa surreale, isolati da tutto e da tutti.  Ti affacci e non vedi nessuno, il mondo è fermo!

Con i flash mob, invece, ti rendi conto che non sei l’unica ad essere chiusa in casa, dietro alle finestre c’è il mondo, tutti nella tua stessa situazione.

Così mi sento più rincuorata, più rassicurata.

I flash mob non mi hanno fatta sentire sola, sono un modo per tenere unita tutta l’Italia e mi hanno fatto capire che anche distanti, siamo tutti uniti!

E questo è il momento giusto.

Il primo flash mob è stato quello di affacciarsi ai balconi e applaudire tutti gli operatori sanitari che in questo momento rischiano la loro vita per la nostra. E’ stato un gesto emozionante!

Un altro è stato quello di appendere sul balcone un telo bianco con disegnato un arcobaleno e una scritta -andrà tutto bene-.  Il giorno dopo tutti i balconi avevano lo stesso striscione!

Qualche giorno fa, invece, abbiamo acceso un lume fuori dalla finestra e, dopo essersi collegati al canale, abbiamo recitato tutti insieme il rosario.  Anche questo è stato un momento felice che mi ha fatto sentire unita al resto dell’Italia.”

Scritto da:
Violante A., cl. 2C
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