ll giorno Lunedì 7 maggio 2018, duecento studenti del primo anno, delle scuole medie di Recanati, M.L. Patrizi e San Vito, si sono recate al Teatro Persiani per assistere allo spettacolo: “Ottima è l’acqua”, ideato dal giornalista Luca Pagliari.

Questo spettacolo ha trattato vari temi legati all’acqua ad esempio: gli sprechi, l’inquinamento idrico, la desertificazione e il confronto del nostro paese con il paese più povero al mondo, il Malawi. Il giornalista Luca Pagliari ha fato capire che l’acqua è un bene prezioso e che se non ci fosse non vivremmo, quindi è fondamentale riuscire a non sprecarla. Con semplici gesti della vita quotidiana ognuno di noi può riuscire a ridurre l’inquinamento e lo spreco salvaguardando l’ambiente, cioè noi. Ci ha fatto riflettere anche sulla frase “L’ambiente siamo noi”: facendoci capire che l’ambiente va sempre preservato perché le generazioni future possano avere questo bene come noi lo abbiamo avuto. Si riferisce che noi influenziamo l’ambiente, ma noi siamo responsabili di noi stessi quindi dell’ambiente, come dice lo scrittore Paulo Coelho. Poi egli ha raccontato il suo viaggio in Malawi dove, per andare a prendere l’acqua, le donne devono fare 6 Km sotto il sole, con una temperatura che arriva fino a 40 ̊ ; malgrado ciò, loro sono felici. L’invenzione più recente, di cui sono orgogliosi, è quella di una semplicissima bottiglia di plastica legata ad un elastico che, tirando un bastone appoggiato a terra, fa scendere l’acqua come da un rubinetto e ci si può lavare le mani. Per loro anche un semplice rubinetto è motivo di gioia. Infine, il giornalista ha riportato l’esempio di uno dei sistemi di depurazione idrico, che si trova nel Lago di Cingoli, anche chiamato di Castreccioni e ha parlato del grave inquinamento idrico presente nel fiume Gange in India, pieno di plastica e di rifiuti. Alla fine dello spettacolo tutti gli studenti sono risultati attenti, interessati e incuriositi.

 

Quest’esperienza ci ha fatto riflettere su quanto noi siamo fortunati ad avere l’acqua sempre a disposizione, pulita e depurata, in confronto ad altre zone del mondo che o non la hanno affatto o devono recuperarla in altri luoghi facendo chilometri e chilometri di strada, per raccogliere dell’acqua sporca e non potabile.

                                   Daniele B., Davide D., Linda G., Giorgia R.

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