“Vorrei dirti che le parole sono tante, a volte sono sasso, a volte sono aliante”.  Con questi versi inizia l’albo illustrato “Vorrei dirti” di Cosetta Zanotti, con la quale le classi seconde e quarte del nostro Istituto martedì 30 e mercoledì 31 maggio hanno potuto incontrare, conoscere e intessere una conversazione, oltre che educativa e interessante, anche molto piacevole. 

L’autrice, con pacatezza, competenza e accoglienza ha raccontato nei plessi di Pittura del Braccio, di Lorenzo Lotto e nella mediateca comunale per la scuola primaria Gigli  l’avventura della scrittura con i suoi retroscena e ha risposto alle numerose domande che le alunne e gli alunni le hanno rivolto. 

Il linguaggio verbale scelto con cura e precisione per il “peso” di ogni parola e quello iconico della delicata e sapiente illustrazione di Lucia Scuderi si sono fusi in un nuovo linguaggio, che parla a tutti e che permette a ciascuno di sentire risonanze diverse secondo le proprie esperienze di vita. Così possiamo perderci nei colori di “Ogni bambino” e nella meravigliosa storia di “Sorpresa nel bosco”, una narrazione semplice e intima per raccontare una grande storia dietro la quale c’è sia l’amore della famiglia, sia la condivisione della comunità attorno al nucleo parentale del pesciolino Pinna, come a ribadire la saggezza del proverbio africano “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”. 

Tra una domanda e l’altra, dunque, Cosetta ha guidato i bambini a viaggiare sulle tante strade che un libro può seguire, anche a livello geografico. I suoi libri sono stati tradotti dall’Italia alla Germania fino ad arrivare al Giappone, magari con un titolo diverso perché ogni lingua ha la sua anima e magari anche con formato editoriale diverso, perché ogni editore opera delle scelte che ritiene più idonee per i lettori.

Se tanti possono essere i percorsi dei libri, molte narrazioni di miti e leggende di popoli antichi di Paesi sparsi nel Pianeta hanno una meta comune pur utilizzando parole e ambienti diversi, perché identico è il desiderio di entrare nelle cose. Con parole facili Cosetta ha permesso ai nostri attenti ascoltatori di atterrare in continenti diversi e mettersi così anche nei panni degli antichi aborigeni, che da un modesto sacco di un viandante avevano estratto lettere e parole, generatrici degli elementi della natura. Tutto ciò che viene nominato, infatti, prende vita immediatamente e si radica nelle menti e nei cuori, proprio come rimarrà nitido e caro il ricordo di queste due giornate trascorse con Cosetta, alla quale Recanati, dai dolci pendii,  è riuscita con le sue bellezze naturali e culturali a regalarle incanto.

Scritto da:
Cristina Menichelli
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