L’incontro lieve tra una bambina e un pettirosso è il tema dello straordinario testo di Lorenza Farina “Il volo di Sara” Edizione FATATRAC. Il contesto storico in cui si inquadra, un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, e le immagini della grande illustratrice Sonia Possentini, hanno reso la narrazione rivolta alle alunne e agli alunni delle classi quarte del Plesso “L. Lotto” di una potenza e di un lirismo unici. Il piccolo pettirosso, che mostra di avere un cuore e una sensibilità che non possiedono, invece, le “bestie” vere che governano quel luogo di dolore e di morte, deciderà di portare con sé in volo la nuova amica dal nastro azzurro tra i capelli, perché la Shoah e i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per una bambina. Dopo una riflessione ed un confronto in classe sul tema della “Giornata della Memoria” e sul valore del rispetto delle diversità, proprio da questa amicizia tra la bambina e il piccolo uccellino, deciso a prendersi cura di Sara e a salvarla da tanto orrore, ha preso spunto l’attività rivolta alle alunne e agli alunni. Ciascuno ha raccontato, in forma orale, scritta e grafica, di “quella volta in cui un piccolo essere vivente è stato di aiuto per superare un momento di particolare difficoltà” e ha indicato una via d’uscita dalla sofferenza. I bambini, attraverso il confronto delle narrazioni, hanno potuto constatare che la natura, a volte, può venirci in aiuto e mostrarci esempi di comportamento “civile” che l’uomo dimentica. “La natura è grande nelle grandi cose, ma grandiosa nelle piccole” Plinio il Vecchio.
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