Molti visitano la Sicilia nel periodo estivo per ammirarne le bellezze. Alcune mete turistiche rimandano agli splendori della Magna Grecia, termine storico che afferisce a un territorio più esteso di quello della Sicilia, ma del quale l’isola è protagonista in modo assoluto con la sua magnificenza della Valle dei Templi, di Taormina, solo per citare due dei tanti esempi possibili. Proprio da qui la classe VB del plesso “B. Gigli” ha mosso i suoi passi per lo studio delle regioni italiane perché si è domandata quale luogo italiano potesse raccontarci davvero la certezza che la Grecia sia stata la culla della nostra civiltà occidentale. E allora, studiata la Sicilia nella sua morfologia e nelle sue meraviglie, immediato è stato il suo raccordo con la storia greca antica e a quella visibile ancora oggi. I ragazzi e le ragazze hanno fatto di più che studiare sui libri, vedere dei video, ascoltare delle musiche tradizionali siciliane: hanno intervistato un genitore, il sign. Gionathan Clemente, nato e vissuto a Messina per vent’anni circa. E, si sa, ciò che viene raccontato da chi la Sicilia l’ha vista, vissuta in molti dei suoi aspetti offre uno spaccato di geografia reale e significativa. Quando poi, alle conoscenze storiche che la classe va via via ampliando e alla narrazione di chi con la vera granita siciliana c’è cresciuto si unisce una presentazione chiara, efficace e di grande interesse come quella data dalla prof.ssa Laura Marinangeli il quadro è a dir poco perfetto…mancherebbe solo una bella visita d’istruzione in loco! La signora Laura, mamma di un alunno, ha mostrato l’alfabeto greco e lo ha sapientemente collegato a molte parole italiane che hanno preso la vita dal greco, rendendo viva la lingua e mostrando come la grammatica che, talvolta potrebbe essere vista come un noioso studio di regole, sia invece un mondo tutto da esplorare pieno di sorprese, ma anche di logica, perché la logica non si sviluppa solo con le scienze e l’uso di strumenti tecnologici, ma anche con il recupero del nostro passato. E quante cose del passato sono presenti in ogni momento della nostra vita e nelle emozioni di cui scrivevano i tragediografi greci di secoli fa!
La sapienza dei Greci, tuttavia, passa anche per il canale iconico e, quindi, in un sabato mattina di dicembre un papà, il sign. Landu Afonso, esperto di storia dell’arte ha svelato l’affresco “La scuola di Atene” , dove Platone e Aristotele al centro dell’opera indicano due modi di guardare il mondo e dalla loro imponente presenza si irradia una moltitudine di filosofi, studiosi, che tanto hanno dato al mondo occidentale, così come credeva Raffaello nel Rinascimento.
In conclusione, la classe VB e i suoi insegnanti ringraziano infinitamente il contributo dei tre genitori, che hanno collaborato ai primi semi del progetto “Quattro salti nella filosofia” e, poiché l’esperienza è piaciuta molto, continueranno a invitare persone esterne che possano ampliare gli sguardi e i punti di vista e che rendano lo studio delle discipline più vivo.
Il prossimo appuntamento sarà sulla legge e sulla giustizia e ospiti d’eccezione saranno degli avvocati. Obiettivo dichiarato? Approfondire alcuni aspetti della Costituzione italiana, ma tutti la V B è certa che ci saranno spunti per aprire chissà quante e quali altre finestre sul modo.
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