In questo periodo di Coronavirus è difficile essere felici, perché non si sa  come ne verremo a galla  ed inoltre non è possibile incontrare né amici né nonni o altri familiari, che vivono altrove.

Tutto sommato, però, qualcosa che mi rende felice c’è: posso passare più tempo  con i miei genitori e mia sorella. Ho scoperto che mi piace cucinare . Infatti, siccome la mia famiglia è impegnata con il lavoro, chiede a me di preparare il pranzo e mi dicono che sono brava!

Ogni sabato preparo la pizza con mio padre e tra urla e lamentele mi diverto molto; mia sorella ci prende sempre in giro chiamandoci “PIZZAIUOLI NATI”, però lo fa solo perché è gelosa. Chissà, forse un giorno potrei diventare uno chef come  Canavacciuolo.

Mi piace anche fare un po’ di movimento, l’insegnante di ginnastica ritmica  ha

avuto un’ idea molto carina che può sembrare anche buffa, cioè per  mantenerci in forma, ci fa fare gli esercizi a distanza attraverso la piattaforma di Meet,  almeno così non ci annoiamo.

Mi sono trovata anche un hobby: andare in bici. Ogni giorno  prendo  la bici    e inizio a sfrecciare per il garage  e per la strada davanti casa, ho così realizzato che in questo periodo preferisco quasi quasi il ciclismo alla ginnastica ritmica.

Forse adesso mi prenderete per una matta, ma in questo momento  ho iniziato a vedere  le serie TV di Netflix : una già l’avevo iniziata a vedere prima di questa quarantena, ma in questi giorni ho cominciato a seguirne altre due: “Skam Italia”, che  purtroppo è giunta alla fine.  “Riverdale” è diventata la mia serie TV preferita  insieme a “Stranger Thinghs”. Comunque quando guardo queste serie,  gli attori mi sembrano dei nuovi amici,  anche se li vedo da uno schermo e loro non mi possono né osservare e né sentire.

Delle volte faccio anche delle video chiamate con alcune mie amiche e, da una parte sono felice,  perché anche se le vedo da uno schermo e non abbiamo mai niente da  dirci, non mi importa, l’importante è che le vedo, ma la cosa che mi dà molta malinconia è che le vorrei incontrare dal vivo  e riabbracciarle come prima.

Non lo avrei mai detto, però provo un po’ di nostalgia per la scuola: all’inizio proprio non ci volevo ritornare a causa delle tante verifiche, mentre adesso  non vedo l’ora di essere tra i banchi. A la scuola   ho conosciuto delle persone fantastiche  che mi aiutano nei momenti più difficili, dimostrandomi che tengono a me, quindi vorrei la quotidianità di prima del Coronavirus.

Comunque questo periodo mi sta lasciando un messaggio, dicendomi che devo passare più tempo con la famiglia e gli amici, visto che sono le persone per cui vale la pena di vivere. Queste le cose che mi rendono di buon umore!

Scritto da:
Elena Lorenzetti 2°D
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