Il 22 gennaio scorso il gruppo dei bambini di 5 anni della Scuola dell’infanzia Aldo Moro di Recanati si è recato presso il “Museo Civico di Villa Colloredo Mels” accompagnato dalle maestre Adelaide Zeruso, Valeria Pretini e Rosita Roncaglia. Già l’architettura del palazzo, con le sue volte affrescate, è stato il degno contenitore di tanta bellezza che ci ha “catturati” attraversando tutte le sale espositive. Ad accoglierci la dottoressa Maria Marani la quale ci ha spiegato che il Museo, oltre a conservare alcuni scritti originali di Giacomo Leopardi e ritratti di lui e della sua famiglia, è composto dalla pinacoteca con sezioni suddivise per epoca storica.
La sezione archeologica permette di conoscere l’organizzazione di una comunità preistorica; quella medioevale documenta la vita della città nel periodo di massimo splendore e comprende molte importanti opere di artisti cinquecenteschi. La sezione rinascimentale raggruppa quattro tra le più significative opere d’arte di Lorenzo Lotto: il Polittico di San Domenico, l’affascinante Trasfigurazione, il San Giacomo Maggiore e la celebre Annunciazione. Di fronte a questo capolavoro i bambini sono rimasti letteralmente estasiati e attraverso l’analisi dell’opera i bambini hanno potuto “leggere con gli occhi” la maestria del pittore, dove l’Angelo, arrivato in casa di Maria con un gran trambusto, atterrisce lei, che si volta verso di noi come a chiedere conforto, ed il gatto, che scappa spaventato. Il tutto mentre Dio, mai così reale, piuttosto che rimanere ai margini della scena si prepara ad un vero e proprio tuffo per piombare anche lui in casa.
L’emozione, la gioia e la curiosità di vedere da vicino i quadri dipinti dal pittore hanno reso gli alunni entusiasti di visitare la pinacoteca per la prima volta. Il primo piano ospita anche la mostra temporanea di fotografia contemporanea “Paesaggio italiano: l’Infinito tra incanto e sfregio”, curata da Vittorio Sgarbi, che tratta temi ambientali e sociali i quali molto hanno incuriosito i bambini, stimolando anche la riflessione sul tema dell’ecologia.
Nei sotterranei della villa è ospitato il Museo dell’Emigrazione Marchigiana che si propone di presentare e valorizzare le testimonianze che raccontano, attraverso le storie umane, la vicenda emigratoria dei numerosi marchigiani che in passato hanno lasciato la nostra regione per cercare migliori condizioni di vita: i bambini hanno potuto conoscere in maniera creativa e partecipativa (tra fotografie , oggetti , riproduzioni multimediali , lettere , documenti) le storie di emigrazione che hanno coinvolto i marchigiani nel corso del secolo scorso. Un percorso ben congegnato che ci ha davvero emozionato, a tratti anche commuovente. Tutto davvero straordinario e interessante ed esposto in maniera esaustiva. Sulla via del ritorno, immancabile una passeggiata lungo i giardini della villa. Tornati a scuola, attraverso una curiosa e divertente “caccia al dipinto” si è potuta ricostruire nei dettagli l’opera più apprezzata dai bambini: l’“Annunciazione”.
Siamo rimasti veramente contenti di quest’ottima esperienza, vissuta nella nostra città che detiene tesori di immenso valore!      

Scritto da:
Rosita Roncaglia
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