Il 09 – 11 – 2021 le classi 1A e 1B della scuola secondaria Patrizi hanno partecipato ad un incontro con un rappresentante dell’AATO n.3, il signor Fulvio.
Partendo dal concetto di economia, si è arrivati a capire l’importanza dell’ applicazione della regola delle tre erre: “Riduco, Riuso, Riciclo”.
L’economia è una tipologia di processo produttivo che riguarda il settore primario, secondario e terziario. L’ economia lineare è il vecchio modo di concepire la produzione e si basa sulle seguenti fasi:
-estrazione delle materie prime
– trasformazione in un prodotto
-uso
-rifiuto .
Questo approccio non è sostenibile per un lungo periodo perciò l’industria sta cercando di passare all’economia circolare, concetto che mira ad una maggior sostenibilità ambientale poiché presenta dei vantaggi che sono: minori risorse estratte, minori rifiuti prodotti, prolungamento della vita di un prodotto e un minore impatto ambientale.
Ad esempio l’olio idraulico, una volta usato può essere rigenerato con caratteristiche simili a quello da cui deriva.
L’economia circolare mira alla riduzione dei rifiuti secondo la regola delle 3 R: RIDURRE – RIUTILIZZARE – RICICLARE.
L’AATO 3 di Macerata, di cui il signor Fulvio fa parte, è un Ente Pubblico di programmazione e controllo della gestione del servizio idrico integrato. Esso è composto dai servizi di acquedotto, fognatura e depurazione delle acque reflue.
Il ciclo idrico è suddiviso nelle seguenti fasi cioè:
captazione (estrazione dell’acqua dalle sorgenti dei fiumi o da pozzi sotterranei)
potabilizzazione (trattamenti chimici che rendono potabile l’acqua)
distribuzione (rendere disponibile l’acqua nelle case)
scarico (l’acqua sporca viene convogliata nella rete fognaria)
depurazione (l’acqua viene ripulita da tutto ciò che vi è stato scaricato)
restituzione (l’acqua viene reimmessa in mare)
Per rendere questo sistema più efficiente è importante evitare che l’acqua vada persa inquinata o sprecata. Nelle nostre case sarebbe molto utile poter installare un sistema idrico che differenziasse l’ acqua potabile da quella non potabile. L’acqua potabile è priva di germi batteri e virus o altre sostanze patogene, mentre l’acqua non potabile può essere il tramite per cui le suddette sostanze nocive vengono in contatto con il nostro corpo.
Da analisi statistiche si è visto che in Italia si consuma più acqua contenuta in bottiglie di plastica (13.000.000.000 in un anno) che in tutti gli altri paesi Europei. Questa abitudine genera un’ enorme quantità di rifiuti in plastica, spesso purtroppo dispersi nell’ambiente.
Non dobbiamo farci ingannare dalla pubblicità che incentiva l’acquisto di alcune marche di acqua facendoci credere, ad esempio, che fa fare tanta “pli-plin” fa dimagrire. Tutti i tipi di acqua fanno fare “plin plin” e nessuna fa dimagrire.
Una soluzione molto semplice sarebbe bere l’acqua del rubinetto, evitando di farsi influenzare da falsi miti quali i seguenti:
- “L’acqua del rubinetto non è potabile”
- “L’acqua del rubinetto fa venire i calcoli”
- “Il cloro dell’acqua del rubinetto fa male”
- “Usare brocche filtranti e depuratori è utile”
Ovviamente è tutto falso, in realtà usare l’acqua del rubinetto evita pesi inutili da trasportare dal supermercato, costa meno, e fornisce molti sali minerali importanti per la nostra salute.
In conclusione abbiamo capito che, per diminuire l’inquinamento ambientale, agendo tutti insieme, nel nostro piccolo possiamo fare la differenza e quindi:
– chiudere i rubinetti e non sprecare acqua mentre facciamo la doccia o mentre ci laviamo i denti;
-evitare di comprare acqua in bottiglia ma usare quella dell’acquedotto comunale;
-andare più a piedi o in bici ed utilizzare mezzi pubblici come tram o autobus.
-riusare più volte lo stesso contenitore di plastica acquistando prodotti alla spina (esempio i detersivi)
-abbassare la temperatura del riscaldamento domestico e coprirsi di più in casa.
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