La cittadinanza non si acquisisce immediatamente ma dopo dieci anni di residenza e dopo aver dimostrato di avere un reddito di almeno 6 mila euro annui e un certificato penale “pulito”. Perché la domanda venga accolta ci vogliono circa due anni. Si diventa cittadini italiani anche per matrimonio. Sulla questione il 28 gennaio la signora Marjeta Jossia racconta agli alunni della scuola Patrizi di Recanati la sua esperienza. Marjeta è nata il 30 agosto 1979, a Elbasan in Albania, ha frequentato la scuola per parrucchiera nel suo Paese ed è arrivata in Italia nel 2005, seguendo il marito.

-Come vi siete preparati per questo trasferimento?

Prima è arrivato mio marito, ha sistemato i documenti, ha trovato lavoro e una casa, poi io e le mie figlie lo abbiamo raggiunto. Eravamo preoccupati di lasciare il nostro paese e di non capire la lingua, ma nonostante questo ci sono abituati velocemente.

-Che lavoro svolge?

Faccio la parrucchiera.

-Quali sono stati i vantaggi di venire in Italia?

Un vantaggio è stato quello di trovare lavoro subito.

-Ci può spiegare come si diventa cittadini italiani?

Prima di tutto ci vogliono 10 anni di residenza, 10 anni di lavoro in regola, come deve essere in regola la residenza; dopo questi anni puoi fare la richiesta di cittadino italiano; io adesso sto facendo questo, per essere ufficialmente cittadina italiana.

-Suo marito, venendo prima di lei in Italia, l’ha acquisita prima, giusto?

Sì, mio marito l’ha ottenuta circa un anno e mezzo fa. Lui è venuto due anni prima di me, di conseguenza l’ha presa prima di me.

-Quali vantaggi avrà con la cittadinanza italiana?

Avendo la cittadinanza italiana si ha un documento a lungo termine, altrimenti si ha un permesso di soggiorno a scadenza da rinnovare periodicamente.

-Quali sono stati i problemi che avete dovuto affrontare e come li avete superati? Grossi problemi non ci sono stati, tranne il fatto che non conosci la lingua e la difficoltà di lasciare il proprio paese (la signora per un attimo si commuove), a parte questo non abbiamo avuto nessun problema.

-Da quanti anni è in Italia?

Sono in Italia dal 2005, quindi da 14 anni.

-Appena è venuta in Italia ha appreso subito la lingua?

Io a dir la verità l’ho imparata velocemente, perché cominciando a lavorare sentivo le persone parlare, così per me è stato naturale dire le mie prime parole entro circa due settimane; anche perché in Albania, da piccoli, guardavamo le trasmissioni italiane, così da impararne la lingua.

-Quanti figli ha, hanno la cittadinanza italiana?

Due femmine ed hanno la cittadinanza perché se un genitore ce l’ha già, e il figlio è ancora minorenne, egli la acquisisce direttamente.

-Cosa le piace dell’Italia?

Mi piace soprattutto la bellezza che ha, il paesaggio e la storia.

-Ogni quanto tempo torna nella sua terra d’origine?

Ci andiamo durante le ferie, cioè soprattutto in Agosto, o durante l’anno, ma viaggi brevi.

-Di che religione siete?

Siamo musulmani però da noi l’islamismo lo hanno portato i turchi, quindi noi non siamo musulmani come lo erano loro, ma lo abbiamo ereditato dai nostri bisnonni, infatti a scuola io non facevo religione. Qui mia figlia è cattolica e sono contenta che conosca un’altra religione.

-Avendo la cittadinanza italiana, visto che l’Albania non fa parte dell’Unione Europea, ora potete uscire dall’Italia, in altri paesi dell’U.E.?

Sì, ora chi è albanese e ha la cittadinanza italiana può viaggiare in Europa e anche in America. 

-In Albania c’è l’euro?

No, l’Albania ha una moneta propria che si chiama Lek.

-Ci parla dell’Albania? Che cosa le piace del suo paese?

Del mio paese mi piace tutto. 

-Che cosa vuole suggerire a noi giovani?

Di stare tanto insieme e di fare cose insieme anche a scuola, costruire qualcosa, di studiare e viaggiare, perché può essere un modo per apprendere e formarsi.

 

Matteo B., Alessio G., Filippo P., Monica R. A.

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