In questa epoca in cui i problemi ambientali sono saliti alla ribalta, è importante prendere consapevolezza che tutto ciò che tutte le azioni dell’uomo che riguardano l’ambiente inevitabilmente si ripercuotono su se stesso, per cui conoscere come è fatta la materia significa già fare un importante passo verso la tutela del nostro patrimonio ambientale. Infatti tutto ciò che è materia è fatto a partire da pochi atomi, noi stessi siamo fatti di materiale costruito nelle stelle. È da lì che ha avuto origine il tutto, tredici miliardi di anni fa. Questi pochi elementi costituiscono l’alfabeto della vita. Essi sono stati classificati e raggruppati in una Tavola Periodica che quest’anno festeggia i 150 anni. Le classi 3E, 3A, 3C della scuola secondaria Patrizi di Recanati il 22 e 23 Novembre hanno partecipato all’IIS di Recanati ad un convegno sulla Tavola Periodica, organizzato dagli studenti di chimica insieme ai loro insegnanti. Nella Tavola Periodica sono elencati tutti gli elementi (atomi) naturali presenti sulla Terra, più una serie di elementi artificiali creati dall’uomo in laboratorio. In ogni casella della Tavola, sono indicati il simbolo chimico, il peso e il numero di protoni ed elettroni di ogni atomo. Essa è ordinata secondo una logica ben precisa ideata da Mendeleev, considerato il padre della Tavola Periodica. Attualmente gli scienziati usano ancora la classificazione ideata da Mendeleev cambiata solo in piccola parte.
Durante l’incontro le storie di Dimitrij Ivanovič Mendeleev e Primo Levi sono state alternate ad alcuni esperimenti chimici. Ma perché questi due personaggi? E, soprattutto, perché Primo Levi?
Innanzitutto, Mendeleev è stato l’inventore della Tavola periodica e Primo Levi è menzionato perché è stato un importante chimico e scienziato e nel 1975 scrive il famoso libro Il sistema periodico.
Primo Levi nasce il 31 Luglio 1919.Passata la sua infanzia e adolescenza nello studio, nel 1941 si laurea con pieni voti e lode e comincia la sua carriera di chimico, che dura poco, visto che nel 1943 viene catturato a Brusso e deportato nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau in Polonia, perché ebreo: qui sarà l’Häftling 174517 (Häftling, in tedesco, significa “pezzo”, dato che i prigionieri erano considerati come macchine da lavoro, non come umani, che, quando non funzionavano più, si eliminavano. Quasi alla fine della sua prigionia Primo Levi verrà chiamato dai nazisti a svolgere il lavoro di chimico in un laboratorio e questo gli permise di ripararsi dal freddo e dai lavori più logoranti. Fu la sua fortuna che gli consentì di rimanere in vita fino alla fine della guerra; si può perciò affermare che fu la chimica a salvargli la vita.
Subito dopo la prigionia, Primo Levi scriverà il famoso libro intitolato Se questo è un uomo, nel quale racconterà gli orrori vissuti nel lager. In questi anni sarà inoltre ambientato il libro La Tregua, in cui verrà raccontato il periodo di ritorno in Italia, il ritorno alla normalità. Inoltre, nel 1975 Levi scrive Il sistema periodico, libro suddiviso in ventuno capitoli che raccontano ognuno un elemento della tavola periodica non solo da un punto di vista scientifico ma anche da un punto di vista umano, infatti nei suoi scritti è racchiusa la sensibilità di Levi maturata soprattutto negli anni dell’Olocausto. In particolare, gli studenti si sono soffermati sull’ultimo capitolo, intitolato “Viaggio di un atomo di carbonio”, che, appunto, viaggia attorno alla vita di ogni singolo individuo, perché senza il Carbonio, non c’è vita. Primo Levi muore l’11 Aprile del 1987 lanciando l’appello a non dimenticare. Non si debbono dimenticare la storia e l’orrore di cui anche lui è testimone, bisogna ricordare perché ciò che è stato vissuto da milioni di ebrei non riaccada più.
Dmitrij Ivanovic Mendeleev nasce a Tobol’sk, in Siberia, l’8 febbraio del 1834, come ultimo di 14 figli. Fu un brillante chimico laureato in chimica e pedagogia, nonché il fondatore della Tavola Periodica, composta da ben 118 elementi.
Si dice che Mendeleev fosse un uomo solitario, a cui piaceva lavorare da solo senza confrontarsi con altri scienziati come si faceva all’epoca, e che gli piacesse giocare a carte: infatti, un giorno gioca ad una specie di “Solitario” con sessantatré cartoncini con su scritti i vari elementi che aveva pensato, visto che solo sessantatré erano gli elementi conosciuti all’epoca. Ed è da qui che nasce una leggenda che dice, che mentre lavorava sulla tavola, si addormentò. Durante questo sonno, fece un sogno in cui vide gli elementi disporsi secondo l’ordine che è usato tuttora. Il primo Marzo 1869 presenta la sua classificazione degli elementi nella Tavola periodica, divisa in gruppi e periodi.
Mendeleev morì il 2 febbraio del 1907 a San Pietroburgo, dove aveva anche insegnato all’Università.
Le storie affascinanti di questi due pionieri della scienza sono state accompagnate da ben undici esperimenti (che hanno alquanto sorpreso la platea) scelti per illustrare le proprietà chimiche, di determinati elementi, di alcuni gruppi della Tavola periodica.
Il primo esperimento ha riguardato il sangue artificiale: è stato applicato sull’avambraccio di uno studente una piccola dose di una sostanza chimica, sulla quale è stato passato un coltello da burro, la cui lama a contatto con il tiocianato e cloruro ferrico precedentemente spruzzate ha avuto come risultato un effetto pauroso ma divertente: un liquido color sangue. Successivamente, gli studenti dell’IIS hanno proseguito con l’Idrogeno che, messo in una bacinella contenente acqua e sapone, reagisce se accostato al fuoco. In seguito è stato mostrato che il Sodio e il Potassio allo stato solido a contatto con l’acqua hanno una reazione esplosiva di varia intensità. Dall’esperimento si deduce che l’esplosione diventa sempre più forte man mano che si scende nella scala dei metalli. Gli esperimenti sono proseguiti con il Magnesio: esso, se viene a contatto con una fiamma, perde la sua durezza riscaldandosi e si trasforma in ossido di magnesio. Invece bruciando il Litio, il Boro, il Sodio, lo Stronzio e il Rame, si genera una fiamma di diverso colore. Alcuni colori si sono formati subito, mentre altri sono stati più lenti. Il Litio era di colore rosso acceso, il Boro verde, il Sodio giallo, lo Stronzio un viola con tratti di rosa acceso e il Rame era verde-azzurro. Arrivati quasi alla fine dell’incontro, è stato mostrato un fenomeno strano quanto divertente: in un contenitore con del ghiaccio liquido viene inserito, con una pinza, un guanto di lattice che è lasciato in immersione per un certo tempo; quando viene estratto, il guanto è rigido e, se buttato a terra, scricchiola. Poi, se viene schiacciato, rilascia un fumo producendo un suono simile a quello di foglie secche che vengono calpestate. Questo accade perché il lattice ha perso la sua elasticità. Gli esperimenti sono stati accompagnati da molte curiosità riguardanti i vari elementi della tavola periodica. Si dice che la famosa Campagna di Russia di Napoleone sia fallita per colpa dei bottoni in Stagno delle uniformi francesi, che si disintegrarono al gelo; oppure, si ipotizza che il nome “Cobalto” derivi da “Kobalt”, che era uno spirito diabolico, oppure da “Kobold”, un folletto che prendeva in giro i minatori facendo loro scoprire invece dell’Oro solamente questo minerale blu; ma anche che l’Iridio è stato trovato in un cratere, che si pensa sia quello provocato dal meteorite che ha fatto estinguere i dinosauri, perché l’Iridio si trova nei meteoriti; infine pare molto probabile, che sia stato l’Antimonio, sostanza che si usava come antidepressivo, a uccidere Mozart, che ne abusava!
Insomma, diciamo che Goethe ha fatto bene a dire che “le incredibili scoperte della chimica svelano la magia della natura”. Quindi: “BUON COMPLEANNO TAVOLA PERIODICA!